Nel 2015 l’intercambio bilaterale Italia-Colombia è stato di 1,18 mld di euro (-19,06% rispetto al 2014) con un saldo positivo per l’Italia di 300 mln di euro. Le esportazioni italiane verso la Colombia sono ammontate a 742 mln di euro, mentre le importazioni italiane a 442 mln di euro. Le principali importazioni colombiane dall’Italia sono state: caldaie e macchinari (267 mln di euro), prodotti farmaceutici (90), apparati e materiale elettrico (48), strumenti ottici e fotografici (38,4). Viceversa, le principali esportazioni colombiane verso l’Italia sono state: combustibili e olii minerali (200 mln di euro), prodotti ortofrutticoli (109), caffè, tè ed erbe varie (70).
Investimenti italiani in Colombia
Il grado di investimento italiano in Colombia rimane poco rilevante. Nel 2015 il nostro Paese si é collocato al 19° posto nella graduatoria degli investitori stranieri con 70,2 mln di US$, contro i 19,6 mln di US$ del 2014 (cifra particolarmente bassa dovuta principalmente ad un pesante disinvestimento). Ciononostante si registra un sempre maggiore interesse da parte di aziende italiane in settori come l’abbigliamento, l’automobilistico, l’energetico e la ristorazione. Le migliorate condizioni di sicurezza nel Paese, oltre ad una costante crescita (4,9% nel 2013, 4,6% nel 2014 e 3,1% nel 2015) confermano oggi il posto della Colombia quale Paese di grandi opportunità, soprattutto nei settori estrattivo (carbone e petrolio) e infrastrutture, grazie al vasto programma di rinnovamento e modernizzazione predisposto dal Governo colombiano. La presenza delle imprese straniere è fortemente incoraggiata dalle stesse Autorità locali e le carenze delle reti ferroviaria e stradale offrono molteplici possibilità di inserimento nel Paese. Particolarmente penalizzato il settore minerario, per la lentezza nel trasporto di beni, come anche la scarsità di oleodotti per il trasporto di greggio; la maggior parte del carbone (di cui la Colombia detiene le più importanti riserve di tutto il Sudamerica) e del petrolio, viaggiano ancora via TIR. E’ tuttavia in atto un’ampia ondata di ristrutturazioni / ampliamento di porti ed aeroporti in tutto il Paese. Quanto al potenziamento del trasporto urbano, il Ministero dei Trasporti, per alleggerire l’insostenibile traffico in particolare nella capitale, sta diversificando i propri progetti. E’ stata finalmente decisa, dalle Autoritá di Governo, la costruzione della prima linea della metropolitana di Bogotá, in discussione fin dagli anni ’50 e per la quale sono stati garantiti i primi fondi necessari. Le prime gare pubbliche, per i diversi tronchi, sono previste per il 2017, anche se l’avvicendamento a partire dal 1° gennaio 2016, del Sindaco di Bogotá ha riaperto il dibattito sulla forma che prenderà l’annoso processo. Nell’attesa, per ridurre l’alto livello di inquinamento nella capitale, dovuto anche ai gas nocivi rilasciati dai fatiscenti autobus ancora in circolazione, da qualche anno l’Ente gestore del SITP (Sistema Integrado de Transporte Público) ha introdotto autobus a diesel e a motore elettrico. Altre importanti opportunità sono possibili nei settori tessile/moda, design e alberghiero/turistico, in considerazione delle bellezze naturali del Paese e della sua ricchissima biodiversità. Inoltre, l’Accordo di Libero Scambio tra UE-Colombia e Perù, in vigore dal 1° agosto 2013, ha ridotto notevolmente i dazi doganali, facilitando le nostre esportazioni. La presenza italiana in Colombia continua intanto la sua espansione. Il gruppo Assicurazioni Generali, in Colombia dal 1952, è attualmente il principale investitore italiano. Il settore abbigliamento raggruppa nomi noti come Benetton, Diesel, Zegna, Emporio Armani, Ferragamo e Dolce & Gabbana; il settore alimentare è presente con Ferrero, Illycaffé, Lavazza, Segafredo e Barilla; quello delle grandi costruzioni con Salini-Impregilo, Ansaldo/Finmeccanica, Selex e ATV Riva Calzoni; il settore energia, gas e petrolio con Tipiel, ENEL (che possiede la maggioranza in CODENSA) e ACEA; quello automobilistico con Fiat, Alfa Romeo, Maserati, Iveco, Piaggio, Aprilia e NGV Motori; quello tecnologico ed industriale con Trevi, De Longhi e Zambon.
(Fonte Info Mercati Esteri, Farnesina)