Il Paraguay ha un’importanza marginale per l’Italia ed i rapporti tra Italia e Paraguay sono al di sotto delle loro potenzialità, ma vi sono certamente buone opportunità per gli imprenditori italiani. Tra i settori più interessanti per le nostre imprese, oltre a quello delle infrastrutture, di cui questo Paese è ancora molto carente, si segnalano quelli delle costruzioni e della produzione di manufatti destinati soprattutto al mercato latinoamericano (brasiliano in particolare). La penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale non è per il momento importante, ma occorre considerare che molti beni “italiani”, quali ad esempio auto FIAT, camion Iveco, pneumatici Pirelli, provengono da Brasile e Argentina e non entrano nelle statistiche dell’interscambio.
Per quanto riguarda i beni di consumo, non si può non tenere in considerazione la limitatezza del mercato (sia per numero di abitanti, che per disponibilità finanziarie), il cambio comunque sfavorevole rispetto all’euro, la forte incidenza dei costi di trasporto e la concorrenza di prodotti con equivoca denominazione italiana provenienti dai paesi limitrofi, Argentina e Brasile, che, anche in considerazione della vicinanza geografica dei rispettivi mercati, godono di grande facilità per quanto riguarda l’approvvigionamento del mercato paraguaiano. Si segnala la ratifica da parte paraguaiana dell’Accordo in materia di Promozione e Protezione degli Investimenti (firmato a Roma il 15.07.1999 e ratificato da parte italiana il 16.09.2003). In vigore dal 30 giugno 2013. L’Accordo sulle Doppie Imposizioni è in corso di negoziazione.
Quadro Marcoeconomico
Il Paraguay continua a vivere una fase economica di crescita e buone prospettive di sviluppo: nonostante le crisi regionali per il 2016 il tasso di crescita del PIL é stimato intorno al 3% e i fondamentali dell’ economia sono stabili (inflazione sotto la meta del 5%, basso rapporto deficit/PIL, Bilancia dei Pagamenti positiva e riserve valutarie per quasi 7 miliardi di dollari).
Il Presidente Cartes punta decisamente ad una rapida industrializzazione e modernizzazione del Paese per non perdere l’opportunitá di una congiuntura favorevole alla trasformazione della crescita in sviluppo. La lotta alla povertá é la prioritá dell’attuale Governo che intende perseguirla soprattutto attraverso la creazione di posti di lavoro e una maggiore equita’ fiscale. I tre provvedimenti legislativi piu’ importanti approvati dall’ attuale Governo (la legge di responsabilitá fiscale, che pone un tetto all’indebitamento pubblico, la legge di Alleanza Pubblico Privata, per stimolare la partecipazione di capitali privati nella costruzione e nel miglioramento delle infrastrutture, la legge di protezione degli investimenti, per dare sicurezza giuridica e attrarre capitali dall’estero) stentano tuttavia a dispiegare i loro effetti positivi, probabilmente a causa della persistente rigidita’ della burocrazia e soprattutto delle carenze del sistema giudiziario.
I fattori che rendono questo mercato particolarmente competitivo si possono così riassumere: disponibilitá di energia elettrica a bassissimo costo (0,083 cent al KWh); bassissima imposizione fiscale (l’imposta sui redditi é del 10%, stessa percentuale anche per l’IVA, esenzione fiscale per le esportazioni); buona legislazione per incentivare gli investimenti stranieri (Legge 60/90) e interessante normativa per la creazione di imprese che producono in loco e destinano la quasi totalità della produzione ai mercati esteri (maquila); disponibilitá di manodopera a basso costo (la percentuale di giovani al di sotto dei 34 anni é di circa il 74%); disponibilitá di materie prime (terreni fertili per l’agricoltura, acqua dolce, in prospettiva: petrolio e metalli rari); Paraguay come porta di accesso al MERCOSUR, un mercato di oltre 300 milioni di potenziali consumatori, e all’UE (é l’unico paese del Mercosur a godere del SPG+).
I settori di investimento di maggior interesse sono: infrastrutture (energia, strade, aeroporti, trasporto urbano, trattamento acque), costruzioni (residenziali, turistiche, commerciali); produzione di manufatti destinati soprattutto al mercato latinoamericano, in particolare brasiliano (tessile e confezioni, cuoio, autoricambi); impianti di trattamento di carne e derivati; biocombustibili; lavorazione della stevia (un dolcificante naturale prodotto in loco).
Pur restando un’economia fondamentalmente primaria – l’anno scorso si é concluso con produzioni record per tutti i tipi di granaglie, soia in primo luogo (di cui é il 4 esportatore mondiale) e per la carne (di recente il Paraguay é passato ad essere il 6 esportatore mondiale) – l’industria comincia a svilupparsi, consentendo un aumento delle esportazioni in diversi settori tra cui lavorazione della carne, produzione di oli vegetali, tessili e abbigliamento, produzione di cuoio, pelli e calzature, carta, prodotti chimici. Anche in relazione all’ andamento dei prezzi delle commodities e alle crisi regionali l’ aver avviato una diversificazione dell’ economia sta in qualche misura proteggendo il paese da shock esterni.
Fonte: Info Mercati Esteri, Farnesina